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Analisi e parafrasi del testo della poesia "La Madre" di G.Ungaretti

E quando il cuore avrà fatto cadere il muro d'ombra di un ultimo battito per condurmi, o madre, fino al Signore, allora tu mi darai la mano come una volta. Sarai una fervida e decisa credente in ginocchio davanti all'Eterno, come Egli ti vedeva già quando eri in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, come quando spirasti dicendo:" Mio Dio eccomi ". E solo quando mi avrà perdonato, avrai desiderio di guardarmi. Ricorderai di avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro.

E quando il cuore avrà fatto cadere il muro d'ombra di un ultimo battito per condurmi, o madre, fino al Signore, allora tu mi darai la mano come una volta. Sarai una fervida e decisa credente in ginocchio davanti all'Eterno, come Egli ti vedeva già quando eri in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, come quando spirasti dicendo:" Mio Dio eccomi ". E solo quando mi avrà perdonato, avrai desiderio di guardarmi. Ricorderai di avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro.

Questa poesia appartiene alla seconda fase compositiva del poeta, durante la quale vengono recuperate varie caratteristiche della poesia classica, poichè, a differenza della prima fase, ricompare la punteggiatura, mentre i versi diventano più lunghi e la parola non è più valorizzata come in precedenza.

Il soggetto di questa poesia è il ricordo, tipico tema di Ungaretti, della madre ormai defunta. Dal ricordo della madre, però, il poeta trae subito spunto per trattare il tema religioso, che domina completamente tutto il testo.

La poesia si apre con due figure retoriche, una dell'ordine, il chiasmo, e una del significato, l'analogia.

Le parole dei primi due versi : "E il cuore quando d'un ultimo battito \ avrà fatto cadere il muro d'ombra", possono essere infatti suddivise in due gruppi logici. Il primo gruppo è costituito dai complementi legati al sostantivo cuore: "il cuore", "d'un ultimo battito", " il muro d'ombra". Il secondo gruppo è invece costituito dal verbo "avrà fatto cadere" e dalla congiunzione "quando" legata ad esso.

Gli elementi che compongono questi due gruppi logici sono incrociati in alternanza tra di loro, creando così la tipica figura del chiasmo.

"L'ultimo battito del cuore" rappresenta inoltre una perifrasi che sostituisce il sostantivo morte e che crea con "il muro d'ombra" una analogia. Il poeta infatti presenta "l'ultimo battito del cuore", cioè la morte, come un "muro d'ombra", cioè come una barriera oscura. Per il poeta, cioè, la morte rappresenta la barriera, il punto di passaggio oscuro e misterioso tra la vita terrena e quella ultraterrena a fianco del Signore.

Nel IV verso, "come una volta mi darai la mano", il poeta parla per la prima volta della madre, dicendo che essa gli darà come una volta la mano, cioè esprime grande fiducia in lei, che come una volta gli era guida nella vita terrena, ora ancora una volta gli sarà guida, nella vita ultraterrena.

Nella strofa successiva il poeta descrive la grande religiosità della madre, paragonandola, nella figura retorica della metafora, ad una statua, cioè ad una credente fervida e decisa : "sarai una statua davanti all'Eterno" (v 6).

Viene poi espressa la sua fiducia in Dio, poichè ella alzerà verso di lui le sue braccia, così come fece in punto di morte, affidandosi a lui : "Alzerai tremante le vecchie braccia, \ come quando spirasti dicendo :" Mio Dio eccomi" (vv 9/11).

Nei versi che seguono, il poeta esprime ancora una volta il fervore religioso della madre, tale per cui solo dopo che lui avrà ricevuto il perdono di Dio, la donna vorrà guardarlo: "E solo quando m'avrà perdonato/ ti verrà desiderio di guardarmi" (vv12/13).

Questa caratteristica della madre risalta ancora di più grazie all' affermazione del verso seguente, nella quale è detto che la madre lo aveva atteso tanto.

La poesia si conclude infine con una sinestesia: "e avrà negli occhi un rapido sospiro" (v 15), poichè alla vista, gli occhi, viene associato il respiro, "un rapido sospiro".

In questa poesia Ungaretti tratta non solo, come detto in precedenza, il tema religioso, ma in particolare la sua ansia e la sua ricerca del divino. Esprime infatti le caratteristiche religiose della madre, cioè la forte religiosità e la fiducia in Dio e, come già detto, anche la sua fiducia in lei, ponendola come propria guida. Così facendo, si prefigge di diventare come lei, e aspira quindi alla sua grande fede in Dio e a Dio stesso.






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