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Cara Chiocciolina@, non siamo isole. "Mi sento sola in mezzo ad un mare di persone diverse da me. A questo punto mi pongo una domanda: sono gli altri o sono io che sbaglio? Andare contro corrente non è facile e molte volte sono presa in giro. Sono convinta che dentro ad ogni persona c'è qualcosa di positivo, bisogna trovarlo ed è difficile. Mi sento una piccola isola in mezzo ad un oceano in burrasca. Se riuscissi a trovare qualche altra isola sperduta....".

"Vado controcorrente". Ai nostri giorni si sente spesso questa frase. Ma a cosa si va controcorrente? Per andare controcorrente è necessario che ci sia una corrente, un fiume che porti da qualche parte. Il fiume è la società. Così come un fiume ha la sua forma, la sua profondità, la sua direzione, così anche la società ha le sue caratteristiche, le sue credenze, usanze, regole, abitudini e valori. Tutte queste proprietà di una società sono accettate e seguite dalla maggior parte delle persone, ma per alcuni non è così. C'è chi si rifiuta di seguire quello che la società impone. Questa è una persona controcorrente.

La società ha aspetti positivi e negativi, e una persona che va controcorrente può rifiutare o accettare gli uni o gli altri. Così c'è chi non segue la massa sia in bene che in male. Alcune persone rifiutano la società nel senso che rifiutano le sue convenzioni di pudore. Perciò si arricchiscono di orecchini e altri oggetti, si drogano pesantemente, si vestono in modo inusuale, si dedicano ad attività molto originali e spesso illecite. Per fare un esempio, i punk. Altri invece decidono di rifiutare il senso comune di rispetto, e utilizzano un linguaggio molto volgare, atteggiamenti violenti e vandalici. Tanto per fare un esempio, gli ultrà.

E poi c'è anche chi va controcorrente in senso positivo, chi crede in una valore e vuole difenderlo, a costo di scontrarsi con la società. Per fare un esempio illustre, Giacomo Matteotti: a costo di difendere il suo ideale, si è opposto al fascismo, denunciandone le violenze, e ha pagato con la vita. Ma si possono trovare esempi più vicini a noi, anche nella nostra realtà quotidiana. L'esempio più evidente è quello di una persona che rifiuta i vizi che la società oggi impone, sesso, fumo, alcol, menefreghismo, e preferisce vivere una vita seguendo dei valori, un ideale, soprattutto il Cristianesimo.

Ma perchè si va controcorrente? In apparenza potrebbe sembrare che solo chi è forte sappia distinguersi dalla massa, avere qualcosa di contrario al senso comune. Ma spesso non è così. Molte volte chi va controcorrente, soprattutto in male, lo fa per debolezza, perchè non si sente forte come vorrebbe, e per questo trova la forza che gli manca nel rifiuto delle convenzioni, nella contestazione sociale. Per fare un esempio molto concreto, avere numerosi tatuaggi permanenti, essere pieno di orecchini, protestare contro lo stato permette talvolta a una persona di sentirsi forte. La verità è che l'uomo è anche una persona concreta, e per questo non può vivere di solo spirito, ha bisogno anche di segni materiali. Questo vale tanto per una persona comune quanto per la Religione Cristiana, che per questo ha creato i Sacramenti, segni concreti di Dio. E molti appunto cercano in segni esteriori la forza che non hanno.

Altri invece vanno controcorrente perchè sono convinti di quello che fanno, hanno un ideale in cui credono e che vogliono seguire a tutti i costi, anche andando a sbattere. Il caso più evidente è quello di un buon Cristiano, che vuole seguire gli ideali della sua religione, ma che si scontra con le convenzioni sociali. Essere cristiani già di per sé non è per niente facile. Preghiera, umiltà, amore, rinuncia non sono valori facili da seguire, e il tutto è complicato dalla società. Io personalmente ho sperimentato quanto sia difficile essere un buon cristiano. Frequento l'oratorio del mio paese. Anche con i miei amici più stretti, dire che ho passato una Sabato all'oratorio significa talvolta andare incontro a una serie di prese in giro. Ammettere di andare i chiesa la Domenica significa essere presi in giro ancora di più. Raccontare, ma non per vantarsene, di pregare alla sera significa essere marchiati come ragazzo casa e chiesa.

Come risolvere il problema? Di certo la tentazione di seguire la massa è forte. Uniformarsi alla società significa non dover più combatterci più contro, vivere una vita davvero semplice, perchè tutti la pensano allo stesso modo. Ma sarebbe solo una sconfitta, la dimostrazione che una persona è un debole. Ma soprattutto vorrebbe dire rinunciare a ciò in cui si crede, a realizzare la propria inclinazione, i propri desideri. Chi rinuncia è un fallito. Ma non si può nemmeno continuare testardamente a fare di propria volontà. Non si può continuare ad andare a sbattere contro la società, a dire sempre di no. Vuol dire vivere una vita in guerra, sempre arrabbiati, e allora a cosa serve realizzare il proprio ideale, se poi si perde tutto il resto? In sostanza, non si può dichiarare guerra la mondo. Bisogna trovare degli aiuti che permettano di andare controcorrente più facilmente. Quali? L'uomo è un animale sociale, diceva Socrate. E effettivamente è vero. Un uomo senza la società non sarebbe più se stesso. Il desiderio di stare insieme è ancora più forte tra i ragazzi. Per questo il consiglio migliore per andare controcorrente è questo: cercarsi un gruppo di persone simili. Qualcuno che la pensi come te, con cui puoi condividere i tuoi stessi ideali. Combattere in due è più facile che da soli, si è più motivati, si ottengono risultati migliori. Semplicemente si ha più forza.

Dal mio punto di vista, è il gruppo è un ottimo punto di partenza per andare controcorrente, uno buona base di lancio, su cui fare affidamento. Io posso dire senza paura che vado in chiesa alla Domenica, che qualche volta prego, che credo in certi valori perchè so che c'è chi la pensa come me, qualcuno su cui posso contare. Una compagnia impegnata non significa per forza, come molti sarebbero portati a credere, una compagnia casa e chiesa. La mia compagnia è eterogenea. Ci sono delle ragazze, alcune più simpatiche e carine, alcune un po' meno. Ci sono dei ragazzi, alcuni più seri, alcuni molto più espansivi. Siamo una compagnia normalissima, e abbiamo interessi differenti, eppure ci accomuna l'interesse per degli ideali e dei valori, in buona parte cristiani, che vogliamo seguire.

Spesso non serve fare grandi discorsi, dire tante cose poetiche ma poi poco pratiche. Spesso basta un gesto, una frase, un azione fatta con decisione, che viene dal cuore, per colpire tutti gli altri. Questo è un altro buon consiglio per chi vuole andare controcorrente, essere diverso: non bisogna essere saccenti, dimostrare di avere ragione, guardare gli altri dall'alto in basso, perchè significa ottenere solo riso e disprezzo. Il modo migliore è dare il proprio esempio. Può succedere che sul momento si venga presi in giro, ma su una persona un esempio vero ha sempre un certo effetto.

Bisogna anche fare attenzione a non esagerare. Una cosa è andare controcorrente, un'altra è essere completamente fuori luogo. Conosco una coppia, un ragazzo e una ragazza, entrambi molti impegnati, troppo. Hanno la mia età, eppure fanno già progetti di matrimonio, di amarsi per tutta la vita, nella più assoluta e puritana moralità. Questa è una esagerazione, che non è di nessun aiuto, ma che al contrario può risultare addirittura dannosa.

E poi bisogna stare attenti a non chiudersi in una campana di vetro: io e il mio gruppo andiamo controcorrente, da soli troviamo la forza per andare avanti, e quindi non abbiamo bisogno degli altri. Grave errore, perchè allora significherebbe chiudersi alle proposte degli altri, considerarsi arrivati, e quindi smettere di crescere e di migliorare. Ma soprattutto significherebbe non svolgere quello che è il compito primo di un cristiano, cioè portare il proprio messaggio a tutti.

L'appoggio del gruppo, la semplicità, l'umiltà e la disponibilità; con questi elementi è possibile andare contro corrente con successo e senza ricevere grandi dolori.




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