Cicerone - Epistulae ad familiares 11 1 - La situazione politica dopo la morte di Cesare
Testo Latino
Dandus est locus fortunae: cedendum ex Italia, migrandum Rhodum aut aliquo terrarum arbitror. Si melior casus fuerit, revertemur Romam; si mediocris, in exsilio vivemus; si pessimus, ad novissima auxilia descendemus. Succurret fortasse hoc loco alicui vestrum, cur novissimum tempus exspectemus potius, quam nunc aliquid moliamur. Quia, ubi consistamus, non habemus praeter Sex. Pompeium et Bassum Caecilium, qui mihi videntur hoc nuntio de Caesare allato firmiores futuri; satis tempore ad eos accedemus, ubi, quid valeant, scierimus.
Traduzione italiana
Bisogna adeguarsi alle circostanze. Ritengo che si debba andar via dall'Italia, raggiungere Rodi o stare in qualche altra regione. Se la situazione sarà migliore, ritorneremo a Roma, se mediocre vivremo in esilio, se pessima ci uniremo alle nuovissime truppe ausiliarie. Forse in questa situazione a qualcuno di noi verrà in mente perché attendiamo nuove occasioni invece di intraprendere qualcosa. Perché dove ci fermassimo non avremmo contro se non Sesto Pompeo e Basso Cecilio, che, conosciuta la notizia su Cesare, mi sembra che diventeranno più forti. Ci accosteremo a loro con sufficiente tempo non appena avremo saputo quanto valgano.
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