IMC!


Contenuti


Foto

 







Curiosando...
Novita  Novità Link  Link Blog  Blog English  Español 

Matteo Maria Boiardo

"Orlando innamorato"

Libro I, Canto I

Parafrasi delle ottave 1-2-3-9-10-11-12-13-19-20-21-22

Signori e cavalieri che vi riunite per sentire cose piacevoli e mai udite prima, state attenti e quieti, ed ascoltate la bella storia che mi induce a cantare; e vedrete le gesta straordinarie, la grande fatica e le mirabili prove che per amore fece il francese Orlando, al tempo di re Carlo imperatore.

Non vi sembri, signori, meraviglioso, sentire cantare di Orlando innamorato, perché chiunque nel mondo è vinto da Amore e sottomesso da tutto, è più orgoglioso; né il forte braccio, né il coraggio animoso, né lo scudo o la maglia, né la spada affilata, né altra potenza possono opporre una difesa che, alla fine, non sia vinta e presa da Amore.

Questa novella è nota a poca gente, perché Turpino stesso la nascose, credendo forse che i suoi versi potessero essere offensivi, per quel valoroso condottiero, poiché lui, che vinse contro tutte le altre cose, contro Amore fu perdente: parlo di Orlando, il cavaliere perfetto. Non dirò più parole, veniamo al fatto.

Per onorare quella gradita festa, vi erano alla corte tutti i paladini, a Parigi tantissima gente proveniente da ogni parte e da ogni confine. Inoltre, vi erano molti Saraceni, perché la corte reale era bandita, ed ognuno aveva garanzia di impunità, a meno che non fosse traditore o rinnegato.

Per questo motivo, molte persone che provenivano dalla Spagna erano venute in quel luogo, con i loro grandi baroni: il re Grandonio, con la faccia da serpente e Feraguto con gli occhi da grifone, il re Balugante, parente di Carlo, Isoliere e Serpentino che furono compagni. Vi erano anche altre persone di grande importanza, come vi racconterò in occasione della giostra.

Parigi risuonava di strumenti, trombe, tamburi e campane, si vedevano i grandi destrieri con i paramenti, con aspetto insolito, grandioso e straniero e tanti addobbi d' oro e di pietre preziose, che un uomo non sarebbe in grado di descrivere perché, per onorare l' imperatore, ciascuno fece sfoggio di se stesso il più possibile.

Già si avvicinava il giorno nel quale si doveva iniziare la grande giostra, quando re Carlo, in abito regale, fece sedere alla sua mensa tutti i signori e i baroni di nascita che erano venuti per onorare la sua festa e lì seduti in quel convito se ne contarono ventiduemilatrenta.

Re Carlo con volto allegro tra i paladini si sedette su una sedia d' oro a una tavola rotonda: di fronte a lui sedettero i saraceni e non vollero usare né tavoli, né sedie, anzi stettero come cani sui tappeti, come è loro usanza, disprezzando tra sé l' uso francese.

Mentre costoro parlano, suonarono strumenti da ogni parte, ed ecco che l' imperatore manda a ciascun barone grandissimi piatti d' oro ricoperti di cibo raffinatissimoe coppe di birra finemente lavorate. Vi era chi apprezzava una cosa e chi l' altra, mostrando che di loro si ricordava.

Si stava qui con molta felicità, parlando a bassa voce e facendo bei ragionamenti: re Carlo, che si vide in tanta altezza, tra tanti re, comandanti e valorosi cavalieri, disprezzava le persone pagane, come la sabbia del mare in preda al vento; ma apparve una cosa straordinaria che fece sbigottire lui ed altri.

Poiché all' inizio della bella sala entrarono quattro grandissimi e fieri giganti, in mezzo ai quali vi era una fanciulla, seguita da uno stuolo di cavalieri. Ella sembrava la stella del mattino e un giglio dell' orto e una rosa del giardino, a dire la verità su di lei, non fu mai vista una così grande bellezza.

Nella sala vi erano Galerana, Alda, la moglie di Orlando, Clarice ed Ermelina, la quale era tanto cortese, e tante altre che non dico, ciascuna bella e fonte di virtù. Dico, ognuna pareva bella, fino a quando non giunse in sala quel fiore, che tolse alle altre donne il primato della bellezza.





Inserire la password di amministratore:



Password:

Riga:


Fatal error: Call to undefined function sqlite_open() in /membri/giacobbe85/include/commenti.inc.php on line 324