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SCHEDA INFORMATIVA

TITOLO: Il cappotto

AUTORE: Nikolaj Vasil'evi‡ Gogol'

ANNO DI PUBBLICAZIONE: Gennaio 1843

TEMPO: XVIII sec.

LUOGO: Pietroburgo, Russia

TRAMA: Il racconto ha come personaggio principale Akakij Akakievi‡, un mediocre e meschino impiegato di basso rango, che non riceve alcuna forma di rispetto ed è pesantemente preso in giro dai suoi compagni per la sua passione per il lavoro; essa é così forte che egli non si accorge che il suo cappotto si é logorato così tanto da diventare inutilizzabile. Akakij Akakievi‡ deve così recarsi da un sarto suo amico per farsene confezionare uno nuovo, non senza numerosi sacrifici per poterlo pagare, ma alla fine il cappotto risulta così ben fatto, che perfino tutti i suoi compagni di lavoro, solitamente molto scortesi con lui, si complimentano ed organizzano addirittura una festa in suo onore. Akakij Akakievi‡ accetta, dopo una certa resistenza, e si reca la sera stabilita alla festa in casa degli amici, dove si ferma più del previsto, poichè gli amici lo trattengono. Deve così ritornare a casa quando le vie di Pietroburgo sono deserte. Mentre attraversa una piazza, si trova di colpo davanti a dei ladri, che approfittano della sua indole pacifica per rubargli il cappotto.

Akakij Akakievi‡, disperato, cerca in tutti i modi di recuperare l' oggetto smarrito, rivolgendosi alle autorità pubbliche, ma poichè la burocrazia rende i procedimenti troppo lenti, decide di chiedere aiuto al cosiddetto "uomo importante", cioè un generale che avrebbe potuto, grazie alla sua influenza, aiutarlo. Tuttavia il personaggio importante a cui si rivolge Akakij Akakievi‡ é un uomo che, nonostante la sua bontà, quando in presenza di persone inferiori a lui, si comporta in modo molto severo e tirannico. Quando il povero derubato si rivolge a lui, l' uomo importante lo caccia con forza e Akakij Akakievi‡ ritorna a casa di corsa e senza coprirsi, terrorizzato. Essendo inverno, si ammala e muore senza che i medici possano fare niente.

Tuttavia Akakij Akakievi‡ continua ad aggirarsi per Pietroburgo come uno zombi, derubando tutti coloro che incontra dei loro cappotti, finche non si imbatte nell' uomo importante e, dopo averlo terrorizzato, gli prende il cappotto. Da allora le sue apparizioni cessano, mentre l' uomo importante attenua notevolmente il suo atteggiamento tirannico verso i suoi inferiori.

COMMENTO: il racconto mi è piaciuto molto, soprattutto per il finale a sorpresa. Mai infatti mi sarei aspettato che Akakij Akakievi‡ risorgesse per vendicare la sua morte e la sua vita ingiuste. Tuttavia, a mio parere, il finale è così sorprendente ed inatteso per il lettore, da apparire persino stonato con il resto del racconto, perché, mentre il testo è in genere caratterizzato da un forte realismo, non privo do ironia e comicità, il finale assume un tono del tutto fantastico.

Un' altra caratteristica che mi ha colpito molto sono le descrizioni, perchè esse, fornendo particolari significativi ed esempi pratici, sono molto efficaci.

Durante il racconto, è possibile anche notare da parte dell' autore un particolare interesse per la città di Pietroburgo, nella quale si svolgono le vicende e che egli dimostra di conoscere molto bene e di amare sia nei pregi che nei difetti.

Un elemento ancora che mi ha impressionato è il linguaggio molto familiare e amichevole che Gogol' utilizza nello scrivere: ciò ha l'effetto di far ambientare maggiormente il lettore e di farlo affezionare di più al personaggio, che fin dall' inizio della narrazione appare come schiacciato dalla sorte, destinato ad essere un uomo insignificante e deriso da tutti, fin dal primo istante della sua vita, quando riceve un nome ridicolo come Akakij Akakievi‡. Tuttavia Akakij Akakievi‡ non può essere accusato di niente, non ha nessun difetto che possa giustificare la situazione di isolamento e di derisione in cui si trova. E' calmo, tranquillo, laborioso, senza cattive intenzioni. Probabilmente la sua unica colpa e' quella di essere così pacato da non sapersi difendere in una società come quella russa dell'epoca, non dissimile da molte di oggi, in cui chi è debole è preso di mira, anche se è una buona persona. Anche Gogol', con il suo linguaggio familiare, presenta Akakij Akakievi‡ non come un uomo giustamente punito, ma come una vittima ingiusta della società. Con il suo personaggio, Gogol' vuole quindi muovere una accusa alla società russa del tempo, ed in particolare alla fitta rete di burocrazia presente in ogni aspetto della vita quotidiana, nei meandri della quale solamente le persone più forti riuscivano a sopravvivere e trarre dei vantaggi, mentre le più deboli erano vittime.





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