IMC!


Contenuti


Foto

 







Curiosando...
Novita  Novità Link  Link Blog  Blog English  Español 

SCHEDA INFORMATIVA

TITOLO: Notti Bianche

AUTORE: Fëdor Michajlovic Dostoevskij

ANNO DI PUBBLICAZIONE: Dicembre 1848

TEMPO: XIX secolo

LUOGO: Russia, Pietroburgo

TRAMA: Il libro ha come personaggi principali un ragazzo di ventisei anni, di cui l' autore non indica il nome, e una ragazza, Nasten'ka, di diciassette anni.

In una serata particolarmente triste, il ragazzo stava passeggiando lungo un ponte, quando scorse una ragazza, Nasten'ka, che stava piangendo. Decise allora di avvicinarla per consolarla, ma lei, intimorita, fuggì. Il ragazzo stava quasi per rassegnarsi, quando si accorse che la ragazza stava per essere aggredita da un ubriaco. Decise allora di intervenire, salvando Nasten'ka ed entrando in confidenza con lei. I due personaggi divennero subito amici e si ripromisero di rincontrarsi la notte successiva per conoscersi meglio. Così avvenne e la notte seguente sia Nasten'ka che il ragazzo raccontarono all' altro di sé. Emerse così che entrambi erano due persone sole e caratterizzate da una grande fantasia, che spesso utilizzavano per sognare e fuggire dalla realtà. Nasten'ka raccontò di essere costantemente sorvegliata dall' anziana nonna, la quale, essendo cieca, giungeva addirittura ad appuntare il vestito della ragazza al proprio con uno spillo. Tuttavia ciò non impedì a Nasten'ka di conoscere e di innamorarsi del giovane inquilino che viveva al piano superiore della loro casa, che a sua volta ricambiò il sentimento. Quando l' inquilino dovette trasferirsi, promise a Nasten'ka che sarebbe ritornato esattamente un anno dopo per sposarla. Era trascorso un anno da allora e ciò non era avvenuto, e questo era il motivo della sua tristezza sul ponte.

Il ragazzo le consigliò allora di dargli appuntamento al ponte con una lettera che egli stesso gli avrebbe recapitato.

La notte successiva, la terza, Nasten'ka ed il ragazzo attesero a lungo l' uomo, ma egli non si presentò. Il ragazzo, allora, per consolarla, promise a Nasten'ka che si sarebbe recato ancora a casa dell' uomo che lei amava per ricevere una eventuale sua lettera per lei. Così fece, ma non ricevette alcuna lettera. La notte successiva non si incontrarono, a causa del maltempo. Si incontrarono la notte seguente e Nasten'ka, ormai arresasi, decise di dimenticare per sempre l' uomo che amava. Durante la stessa notte, il ragazzo che era divenuto suo amico, le dichiarò il suo amore, che lei decise di accettare. Ma proprio mentre stavano ritornando insieme a casa, incontrarono l' uomo che Nasten'ka amava, che si stava dirigendo al luogo dell' appuntamento. Il libro si conclude quindi con il matrimonio di Nasten'ka con l' uomo che amava, mentre con il ragazzo continuò a mantenere rapporti di stretta amicizia.

COMMENTO: personalemente ho trovato questo libro interessante e bello, anche perchè mi posso in parte identificare nel ruolo del sognatore che ha il ragazzo. Inoltre, nonostante si tratti di un romanzo sentimentale, Dostoevkij riesce a creare un clima di attesa e di suspense in alcuni passi del libro, in particolare nella "quarta notte", quando apre il capitolo esclamando: "Dio mio! Come è andata a finire". Infine credo sia molto originale il colpo di scena finale, perchè, mentre il lettore è ormai già convinto che il ragazzo abbia finalmente trovato la felicità con Nasten'ka, la comparsa improvvisa dell' uomo che lei amava cambia il finale, lasciando una nota di amarezza. Questa conclusione rappresenta quella che credo sia la concezione di Dostoevskij del sogno e della realtà: l' uomo spesso si trova a vivere una vita che non apprezza e, per fuggire da essa, si rifugia nei sogni. Così sono i personaggi del libro: scontenti della loro vita, si rifugiano nel sogno per trovare conforto, in particolare il ragazzo. Ma Dostoevskij allo stesso tempo ritiene che ciò sia negativo e lo fa esprimere dal ragazzo stesso: i sogni non producono niente, non lasciano nulla, e quando si sarà giunti alla vecchiaia, ormai privi di ideali, si rimarrà senza il loro conforto, con l' amarezza per aver sprecato la parte migliore della propria vita nel nulla.

Il libro stesso sembra essere il racconto di un sogno fatto da un giovane, che probabilmente è lo stesso Dostoevskij, in quanto scrisse questo racconto quando era ancora ventenne. Sono vari gli elementi che lo fanno supporre: il salvataggio di Nasten'ka dall' ubriaco da parte del ragazzo, troppo poco casuale per essere vero, il tono altisonante dei discorsi del ragazzo e di Nasten'ka, tipici dei sogni.

Anche i titoli stessi dei vari capitoli rispecchiano la somiglianza tra il racconto ed un sogno: infatti i titoli dei capitoli in cui si narra dell' incontro tra il ragazzo e Nasten'ka sono intitolati "notte", mentre l' ultimo, quello durante il quale ritorna l' uomo amato da Nasten'ka, viene chiamato "mattino". Così come, dopo i sogni della notte, che avevano dato felicità, ci si risveglia e si deve far ritorno con dispiacere alla vita reale, così il ragazzo, dopo l' illusione di aver finalmente trovato una persona da amare, deve far ritorno alla realtà monotona di sempre.





Inserire la password di amministratore:



Password:

Riga:


Fatal error: Call to undefined function sqlite_open() in /membri/giacobbe85/include/commenti.inc.php on line 324