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Le cause, i modi e l'evoluzione del linguaggio giovanile nella società odierna

La comunicazione giovanile

La comunicazione è una delle abilità che meglio caratterizzano l'uomo e che lo accompagnano nel corso di tutta la sua vita. Grazie ad essa è possibile creare società complesse e progredire, poichè rende possibili le relazioni tra più persone, superando così i limiti di ogni singolo individuo.

Nel corso della sua evoluzione, l'uomo ha sviluppato un enorme numero di abilità, che gli permettono di agire nei settori più svariati. Poichè la comunicazione accompagna l'uomo in ogni istante della sua vita, anche essa si evolve e si adattata ai differenti settori umani. Sono così nate le lingue speciali, caratterizzate da un vocabolari ricco di termini specifici di un determinato ambito. Ne sono un esempio il linguaggio burocratico, quello scientifico o filosofico.

Anche tra i giovani si è creata una lingua speciale tipica dell'età. E' caratterizzata da un vocabolario di termini specifici e difficili da decifrare, tanto che spesso diventa un vero e proprio gergo, cioè una lingua utilizzata da una cerchia ristretta di persone e caratterizzata da termini complessi.

Perchè i giovani utilizzano un linguaggio specifico? Le cause non sono così ovvie. L'età giovanile è una età difficile, caratterizzata dalla ricerca della propria identità, nel passaggio da infanzia a età adulta. L'uso di un linguaggio autonomo permette a un giovane di acquistare una propria identità, un senso di indipendenza e di forza nei confronti del mondo esterno.

Ma cosa influenza il linguaggio dei ragazzi? L'ambiente giovanile è un grandissimo crogiolo di persone differenti tra loro: diverso bagaglio culturale, condizione economica, provenienza geografica, esperienze. Dato che l'evoluzione del linguaggio riflette l'evoluzione dell'individuo, la lingua sarà eterogenea e variegata, così come lo è il mondo giovanile. In particolare, la varietà si rispecchia a livello di tre elementi: vocabolario, luogo e tempo.

L'origine dei vocaboli è diversificata. Molti sono di origine dialettale, in particolare di provenienza meridionale (ad esempio sfigato: è un vocabolo meridionale che inizialmente significava sfortunato, ma che nel linguaggio dei ragazzi indica anche una persona disadattata e incapace). Moltissime sono le parole di uso comune, spesso con significati relativamente forti, che sono state traslate e adattate per nuovi usi. Così per esempio ci stai dentro una cifra viene detto a una persona che si stima molto, mentre tipo o tipa sono utilizzati anche per indicare il fidanzato o la fidanzata.

Poichè i giovani sono molti influenzati dai mass-media, vari vocaboli sono tratti anche dalla televisione o dalle riviste, imitando spesso personaggi famosi.

Ma i giovani sono ricchi di idee e di creatività: anche per la lingua, non si limitano a copiare o adattare termini, ma spesso creano numerosi neologismi.

Riguardo ai temi, il vocabolario giovanile abbraccia numerosi campi differenti, ma in genere, dato che la comunicazione segue l'individuo, si concentra su quelli che sono gli argomenti che più interessano ai ragazzi: la sessualità, la scuola, il divertimento, ecc.

In generale la lingua dei ragazzi cambia molto rapidamente, seguendo i loro cambiamenti. Così, nel passaggio da una generazione a un'altra, ma anche di pochi anni o di mesi, molti vocaboli vanno persi, mentre altri sono più duraturi.

Alla varietà nel tempo, si aggiunge la varietà dei luoghi e ambienti. Spesso il linguaggio giovanile si diversifica, assumendo caratteristiche proprie, in base ai luoghi e all'ambiente in cui viene utilizzato, anche su scale piuttosto piccole. In una città possono venire a contatto numerosi gerghi: quello dei più poveri, quello dei più abbienti, quello di scuola, quello di oratorio, ecc.

Ciascuno di essi ha caratteristiche proprie e in comune con altri, seguendo uno schema gerarchico: elementi in comune a livello di nazione, di regione, di province, di città e infine di ambienti sociali ridotti.

Ma quali sono le forme espressive nelle quali meglio si esprime il linguaggi giovanile? Anche per comunicare, i giovani hanno canali propri. Il più utilizzato è ovviamente orale. Meno diffuso è invece quello scritto, poichè spesso il linguaggio dei ragazzi viene considerato spesso troppo volgare e rozzo per entrare in produzioni scritte.

Tipico dei giovani sono invece gli SMS (Short message service), cioè dei messaggi testuali mandati tramite il cellulare, che si sta sempre più diffondendo. Per motivi di tempo e di spazio (dato che vi è un limite fisico di caratteri scrivibili) si cerca di abbreviare il più possibile ciò che si scrive. Ciò porta alla nascita di un tipico linguaggio sintetico, che si sviluppa in vari modi. Talvolta si riassumono intere frasi con delle sigle, scrivendo semplicemente le iniziali di ogni parola (es: ti voglio bene viene riassunto con t.v.b.). Altre volte invece si scrivono solo le lettere più significative di una parola, quelle che la contraddistinguono. Così con diventa cn, comunque diventa cmq (molto utilizzato), perchè diventa xkè, sono diventa sn. Dove è possibile, si utilizzano simboli al posto di gruppi di lettere: al posto di sei si utilizza 6, al posto di per si utilizza x. Ovviamente non mancano le abbreviazioni classiche, dove viene semplicemente accorciata la parola. Così per esempio ci vediamo diventa c ved, rispondi diventa risp. E non bisogna dimenticare l'uso della k al posto del gruppo ch, che permette di risparmiare un carattere. Questa abitudine è diventata molto diffusa, e la k viene utilizzata anche al di fuori degli SMS, anche al posto della semplice c, diventando così una caratteristica tipica e propria del linguaggio giovanile (capita, per esempio, di vedere scritte sui muri come okkupiamo la skuola).

Altro canale di comunicazione tipico è quello delle scritte sui muri. Esso abbraccia una fascia più ristretta di persone, ed è caratterizzato, oltre che da un linguaggio specifico, anche da grafie talvolta molto difficili da comprendere. I testi, scritti sempre con vernice spray, possono essere semplici messaggi, ma talvolta vengono realizzare anche opere dotate graficamente di un certo valore. I writers, coloro che scrivono sui muri, spesso si firmano con una tag, che costituisce un loro soprannome.

Infine non bisogna dimenticare la chat, un servizio nato con Internet, che permette ai vari utenti connessi a uno stesso sito di comunicare in tempo reale tra di loro. Le migliori chat possono arrivare ad avere migliaia di iscritti, e difficilmente può succedere che non vi sia nessuno connesso con cui comunicare, in qualsiasi ora della giornata. Il nome di chi utilizza una chat è anonimo, e al suo posto è utilizzato un nick name, cioè un soprannome.

La chat può essere utilizzata in senso positivo, come semplice mezzo di divertimento. Inoltre favorisce gli scambi di idee tra persone, poichè possono venire a contatto differenti culture in poco tempo. Spesso tuttavia rischia di assumere valenze negative. Infatti può essere utilizzata da malintenzionati, tra cui i pedofili. Per molti giovani, inoltre, essa diventa un mezzo di sfogo, di evasione dalla realtà, dove si può diventare ciò che si vorrebbe essere ma non si è: nella chat si è anonimi, e si può dare di se l'immagine che si vuole.

Queste sono le caratteristiche del linguaggi giovanile: eterogeneità del vocabolario, varietà nel tempo e nei luoghi, canali espressivi tipici e propri. E' quindi un linguaggio molto variegato, spesso contestato, raramente valorizzato, ma che, con i suoi pregi e i suoi difetti, rimane uno degli elementi che più caratterizzano i ragazzi.





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